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Alessandro Negrini

Regista e poeta, attivista per i diritti umani e animatore culturale è nato a Torino.

Ha trascorso la maggior parte degli anni ’90 viaggiando e scrivendo in Europa, sino a

Trasferirsi in Irlanda nel 2002, dove inizia la sua carriera cinematografica, e da allora vive e lavora tra Irlanda e Italia.

I suoi lavori più conosciuti sono una combinazione di documentari, fiction e poesia ed esplorano temi sociali e di confine attraverso un approccio poetico e onirico, ricevendo un grande riscontro di pubblico e di premi internazionali.

Il suo ultimo film “La luna sott’acqua”, definito “docusogno”, è un film documentario non convenzionale ed onirico improntato sulle vicende del disastro del Vajont, uscito nei cinema in occasione del 60mo anniversario del Vajont distribuito nei cinema ha riscontrato grande successo di critica e di pubblico.

Definito documentario di poesia, Il suo film ‘TIDES (MAREE) – Storia di vite e sogni perduti e trovati (alcuni infranti)’ girato a Derry, in Irlanda del Nord, si è aggiudicato dalla sua uscita diciotto premi internazionali, tra cui il Premio Miglior Film ai Gold Movie Awards di Londra, il Premio Migliore Sceneggiatura al Teheran Documentary Festival.

Ha collaborato con il rinomato direttore della fotografia norvegese Oddgeir Saether (Direttore della fotografia in “Inland Empire” di David Lynch.) con il quale Alessandro Negrini ha già collaborato nel film documentario ‘Paradiso’, vincitore di 18 premi internazionali e prodotto dalla BBC e nel nuovo film di prossima uscita “La luna sott’acqua”. In Italia “Paradiso” venne presentato in diversi cinema e teatri insieme al fotoreporter Mario Dondero.

Ha collaborato inoltre con rinomati sceneggiatori e produttori, tra cui Margo Harkin (Hush bye Baby), David Wingate (Sceneggiatore di “Fucking Amal) David Gothard (ex direttore artistico del Riverside Studios di Londra e del Abbey Theatre, Dublino) e Michael Seeber (A Good American).

Negrini è stato selezionato da uno dei più importanti critici cinematografici italiani, Adriano Aprà, nell’ambito di “Fuorinorma”,